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Il bilancio – come lo legge la banca

Se fino a pochi anni fa era sufficiente per le piccole e medie imprese recarsi in banca con il certificato camerale, la brochure e il bilancio, oggi non è più così.

Molte piccole e medie imprese, attualmente, si sentono dire dalla banca la fatidica frase: “MI SPIACE, IL RATING HA DETTO NO”.

Se l’impresa si è dotata di strumenti di valutazione del proprio bilancio, può prevedere in tempo l’andamento aziendale e il relativo giudizio bancario.

Se fino a pochi anni fa era sufficiente per le piccole e medie imprese recarsi in banca con il certificato camerale, la brochure e il bilancio, oggi non è più così. 
Molte piccole e medie imprese, attualmente, si sentono dire dalla banca la fatidica frase: “MI SPIACE, IL RATING HA DETTO NO”.
Se l’impresa si è dotata di strumenti di valutazione del proprio bilancio, può prevedere in tempo l’andamento aziendale e il relativo giudizio bancario. 
Lo strumento del rating sintetico può avere sia valore predittivo – stimare cioè un possibile futuro giudizio bancario – sia un valore correttivo, cioè volto a correggere e migliorare, potenzialmente, il rating atteso

Ma quasi nessuna piccola o media impresa dispone di tali analisi.
Una delle prime ragioni va ricercata nella mancanza, per tali imprese, di un vero e proprio DIRETTORE AMMINISTRATIVO E FINANZIARIO, Il bilancio redatto dal commercialista viene fatto spesso solo in logica fiscale, purtroppo, l’analisi bancaria ha una logica diversa, di tipo finanziaria e soprattutto, occorre scrivere il rendiconto finanziario (CASH FLOW STATEMENT) in modo da determinare strumenti di analisi bancaria indispensabili relativi al cash flow.

Se sei un imprenditore, un manager o un libero professionista, sai bene perchè non puoi fare a meno delle banche.
Semplicemente perchè, la tua impresa o quella del tuo cliente non ha risorse proprie illimitate
Proseguo a illustrarti, punto per punto, quanto avviene nell’ufficio crediti di una banca.

L’ufficio crediti di una banca effettua (sulla sola parte quantitativa) le seguenti fasi:

  1. Riclassificazione dei bilanci
  2. Calcolo di basilari indici strutturali
  3. Analisi degli indici di tendenza
  4. Analisi dei quozienti di liquidita’
  5. Analisi dei quozienti di rotazione
  6. Analisi dei quozienti di indebitamento
  7. Analisi dei quozienti di redditivita’
  8. Analisi per flussi
  9. Regole di sintesi

In sintesi, se hai difficoltà a dialogare con la banca e ad arrivare a un punto di incontro tra la tua necessità di finanziamento e l’esigenza della banca di disporre di sufficienti garanzie a rimborso del credito.
Adottare strutture di bilancio in sintonia con le aspettative degli istituti di credito facilita il dialogo con la banca.
Rimane dunque centrale il ruolo del consulente esterno specializzato in finanza d’impresa, potenzialmente il più autorevole e legittimo depositario del sapere in materia aziendale, anche in termini di comunicazione finanziaria all’esterno.

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